Uno stato mentale di una paziente di 18 anni si sgretola durante una visita dal terapista. Inizialmente esprimendo frustrazioni sessuali, l'incontro si intensifica in un incontro caldo e manipolativo con lo psicologo.
La giovane paziente, chiaramente alle prese con il suo stato mentale, arriva nell'ufficio dei terapisti.È magra e vulnerabile, i nervi visibili mentre entra dalla porta.Il terapista, un uomo di mezza età con un camice bianco, la saluta con un sorriso gentile, conducendola a una sedia.L'intervista inizia, scavando nelle sue paure e ansie più profonde.Mentre la conversazione si sviluppa, la linea tra paziente e terapista si offusca.Il comportamento professionale del terapeuta si sgretola, lasciando il posto a un desiderio primordiale.La prende tra le braccia, le mani che esplorano il suo corpo mentre le dipana il reggiseno.La stanza è riempita dal morbido fruscio di stoffa e sussurri soffocati. Il terapista, ormai a petto nudo, la conduce sul divano, dove prende il controllo, con le mani che lo guidano dentro di lei.La stanza riecheggia con i loro gemiti senza fiato, a testimonianza del loro incontro proibito.La scena si conclude con il terapista che si ritira, lasciandola ansimare e lui che si riorganizza.La telecamera cattura ogni dettaglio intimo, senza lasciare nulla all'immaginazione.
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